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Donna con pane Meissen
Situata a Dresda, in Sassonia, la manifattura di Meissen fu fondata nel 1710 da Augusto il Forte. Originariamente chiamata Königlich-Polnische und Kürfurstlich-Sächsische Porzellan-Manufaktur, è diventata una delle più prestigiose produttrici di porcellane in Europa, influenzando molte altre manifatture.
Dal 1735 al 1745, Meissen introdusse figurine innovative ispirate alla Commedia dell’Arte e alla vita contadina, rompendo con la tradizione statuaria. Questi pezzi, anticonvenzionali nel soggetto e nello stile, divennero un genere originale imitato in tutta Europa. La porcellana Meissen era ideale per decorare gli interni di castelli e dimore signorili nel periodo tardo-barocco e rococò, con intere sale e mobili dedicati alla sua esposizione.
Augusto il Forte acquisì il Palazzo Olandese di Dresda nel 1717 per la sua collezione di porcellane, ma presto trasferì le collezioni al castello residenziale di Dresda. Dal 1962, la collezione è ospitata nello Zwinger, un complesso architettonico barocco.
La collezione di Meissen è una delle più complete al mondo, con oltre 200.000 pezzi, tra cui la Sala degli Animali con figure a grandezza naturale e il celebre Servizio dei Cigni. Durante il secondo periodo, furono prodotte maschere della Commedia dell’Arte e decorazioni come i deutsche Blümen. Dal 1745, le “scene galanti” ispirate ai dipinti di Jean-Antoine Watteau divennero popolari.
Nell’Ottocento, comparvero soggetti mitologici e allegorici, e verso la fine del secolo ci fu un revival rococò seguito dalle prime prove Art Nouveau. Attualmente, lo stato della Sassonia gestisce la manifattura, che rimane un’attrazione principale di Meissen. Le porcellane di Meissen sono anche citate nella letteratura, come nel romanzo “Utz” di Bruce Chatwin del 1988.
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